Via Duca d’Aosta, 16, Matino (LE)

Bando Ufficiale 2022

 


PREMIO DI GIORNALISMO “ALDO BELLO”

BANDO E REGOLAMENTO DEL CONCORSO – IX EDIZIONE (2022)

Questa edizione è dedicata alla memoria del Coordinatore del Centro Studi, dott.Elio Romano
  • Art. 1 Il Centro Studi “Aldo Bello”, con sede in Matino (Le), alla Via Duca d’Aosta, 16, la Banca Popolare Pugliese e New Genesys srl, con il patrocinio della Città di Matino e della città di Galatina, promuovono il Concorso “Premio di giornalismo Aldo Bello” per l’anno scolastico 2021-‘22 (IX edizione)
  • Art. 2 Il Concorso si propone le seguenti finalità:
    • Stimolare nelle nuove generazioni l’amore per la terra d’origine nonchè una attenta riflessione sulle potenzialità in essa presenti e sulle possibilità di promuoverle e valorizzarle all’interno di una società sempre più globale
    • educare i giovani, già dagli anni di formazione scolastica, all’uso della scrittura giornalistica e della scrittura creativa, che richiede vivacità e originalità di idee, agilità di esposizione e freschezza di linguaggio
    • ravvivare la memoria del pensiero e delle opere di Aldo Bello, insigne e apprezzato giornalista e direttore RAI, ideatore e direttore responsabile della Rassegna trimestrale Apulia promossa dalla Banca Popolare Pugliese (consultabile sul sito web http://www.bpp.it/Apulia), nonché scrittore, saggista e poeta, nato a Galatina nel 1937 e scomparso a Roma nel 2011
  • Art. 3 Sono ammessi a partecipare al Concorso tutti gli alunni delle classi terze, quarte e quinte degli istituti scolastici superiori del Salento.
  • Art. 4 Il Concorso è suddiviso in due distinte sezioni:
    1. Sezione GIORNALISMO
    2. Sezione NARRATIVA

    E’ possibile partecipare a una o entrambe le sezioni del Concorso con un massimo di un elaborato per persona per ciascuna sezione. Ogni elaborato dovrà essere individuale (in caso contrario, non sarà valutato) e oggetto di una prima selezione da parte del docente coordinatore

    Gli elaborati dovranno avere le seguenti caratteristiche:

    • 1. Sezione GIORNALISMO
      • l’elaborato dovrà essere in forma di articolo di giornale, inchiesta, saggio o intervista
      • la scrittura sarà prevalentemente giornalistica, ossia agile, convincente e coinvolgente
      • il contenuto – di massima – non dovrà superare n. 3 cartelle formato A4
    • 2. Sezione NARRATIVA
      • l’elaborato dovrà essere in forma di racconto breve, cronaca immaginaria o monologo
      • non vi sono vincoli formali o stilistici: si lascia spazio alla creatività ed all’immaginazione
      • il contenuto – di massima – non dovrà superare n. 5 cartelle formato A4
  • Art. 5 Ogni elaborato dovrà contenere:
    • nome e cognome dell’autore del testo, classe e scuola di provenienza, indirizzo telematico
    • nome e cognome del docente referente o del coordinatore, corredato di indirizzo telematico
    • traccia di riferimento e titolo dell’elaborato
    • un’essenziale bibliografia di riferimento (sono preferibili brevi citazioni per non appesantire il testo)
  • Art. 6 L’invio degli elaborati dovrà essere effettuato per via telematica in formato PDF all’indirizzo di posta elettronica elaborati@centrostudialdobello.it oppure caricati (tramite upload) mediante la apposita form presente sul portale ufficiale della manifestazione all’indirizzo web www.centrostudialdobello.it entro e non oltre il 15 marzo 2022.

    Importante: Al momento dell’invio tramite posta elettronica si suggerisce di controllare che il file contenente l’elaborato sia effettivamente allegato.
    Importante: Un elenco degli elaborati pervenuti sarà pubblicato su di una apposita pagina del portale ufficiale del Centro Studi Aldo Bello all’indirizzo web www.centrostudialdobello.it nella forma COGNOME e NOME dell’autore e SEZIONE DEL CONCORSO (giornalismo o narrativa). Sarà cura degli interessati verificare l’avvenuta ricezione da parte del Centro Studi Aldo Bello del proprio contributo ed eventualmente contattare il Centro medesimo per eventuali verifiche.

  • Art. 7 Gli elaborati saranno valutati da una Commissione composta da operatori del mondo dell’informazione e letterario, presieduta da un giornalista della RAI o di altra testata nazionale o internazionale che abbia condiviso con Aldo Bello parte della propria carriera. I componenti della Commissione esprimeranno la loro personale e insindacabile valutazione tenendo conto della ricchezza e pertinenza dei contenuti, dell’agilità e scorrevolezza della scrittura, dell’originalità dell’impostazione
  • Art.8 I partecipanti dovranno sottoscrivere una lettera liberatoria per la divulgazione dei propri elaborati attestante la legittima paternità dell’opera e che garantisca che i contenuti non vìolano leggi, diritti o privacy di terzi e non hanno né forme nè contenuti diffamatori e/o denigratori. La liberatoria dovrà inoltre indicare che la concessione dei diritti di pubblicazione dell’opera sarà a titolo gratuito e che gli autori nulla avranno a che pretendere per la pubblicazione degli elaborati nè ora nè in futuro. La mancata sottoscrizione di detta liberatoria comporterà l’esclusione dal concorso. Il testo della liberatoria sarà reso disponibile sul sito www.centrostudialdobello.it e dovrà pervenire congiuntamente all’elaborato attraverso i medesimi canali telematici.
  • Art. 9 La premiazione avverrà nella fase finale dell’anno scolastico e si svolgerà nella sala consiliare del Palazzo Marchesale di Matino (LE):
    • ai primi 3 classificati della Sezione Giornalismo saranno assegnati un diploma e una targa di merito e offerto un premio in denaro da parte della Banca Popolare Pugliese:
      • 500 euro al primo classificato
      • 300 euro al secondo classificato
      • 200 euro al terzo classificato
    • ai primi 2 classificati della Sezione Narrativa saranno assegnati un diploma e una targa di merito e offerto un premio in denaro da parte della Banca Popolare Pugliese:
      • 300 euro al primo classificato
      • 200 euro al secondo classificato
    N.B.: Chi non si dovesse presentare durante la serata finale per ritirare il premio, perde il diritto al premio.
  • Art. 10 La Commissione di valutazione, inoltre, assegnerà delle medaglie e dei diplomi ai finalisti che abbiano prodotto elaborati caratterizzati da proposte che presentino spiccate caratteristiche di originalità e creatività e che risultino particolarmente innovativi nei contenuti e nel linguaggio.
  • Art. 11 La famiglia Bello assegnerà un presente ai docenti coordinatori di ciascuno dei cinque alunni che si saranno classificati ai primi 3 posti nella Sezione Giornalismo e ai primi 2 posti nella Sezione Narrativa
  • Art. 12  Il Centro Studi Aldo Bello pubblicherà un volume con il testo di Aldo Bello selezionato per il Recital, i commenti dei docenti e gli elaborati dei vincitori e dei finalisti del premio, che sarà donato ai concorrenti presenti alla manifestazione, distribuito in tutte le scuole della Provincia e pubblicato sul portale ufficiale www.centrostudialdobello.it.
  • Art. 13 I nominativi dei finalisti saranno comunicati per tempo ai diretti interessati e ai docenti coordinatori. I nomi dei vincitori, invece, saranno comunicati esclusivamente durante la serata di premiazione. In caso di assenza di uno dei vincitori il premio non sarà assegnato. La stessa decisione riguarderà i docenti che hanno realizzato i risultati migliori.

T R A C C E

SEZIONE GIORNALISMO

Traccia n.1: Oriente e Occidente: due culture a confronto.

«Ho viaggiato molto, e ho dunque potuto toccare con mano, e non son venuto a sapere per caso o per sentito dire, che cosa ha significato per Paesi rasi al suolo (Germania, quella Federale, e Italia e Giappone) essere inclusi nella sfera del sistema politico ed economico occidentale, che ancora oggi non sarà il migliore dei mondi possibili, ma sicuramente è stato il mondo perfettibile che, solo, poteva garantire libera parola, libere idee, libero mercato, libero movimento, libero confronto.»

(Aldo Bello, Apulia n.4 anno 2005, La memoria rubata)

«Non è il caso di sottovalutare i problemi gravi e urgenti che i Paesi occidentali devono affrontare, come il degrado ambientale, o le questioni legate ai flussi migratori, o gli stessi egoismi nazionali che frenano l’orchestrazione di continenti federali o confederali. Ma va respinto il “pessimismo della modernità”, secondo il quale il Male si identifica sempre ed esclusivamente con l’Occidente. Con ogni probabilità, in nessuna epoca i diritti individuali sono stati garantiti come lo sono ai nostri giorni nei Paesi occidentali, e mai come oggi il benessere vi è stato più diffuso. L’Occidente – ha scritto Karl Popper – è la migliore società perché è la più capace di autocorreggersi.»

(Aldo Bello, Apulia n.4 anno 2003, L’Occidente non è l’inferno)

La posizione di Aldo Bello sull’argomento è netta e definitiva. Ma il tema – trattato a più riprese da Bello in anni non recentissimi – è più attuale che mai: si pensi alle mai sopite tensioni tra Taiwan e la Cina, o alle conseguenze del disengagement degli Stati Uniti in Afghanistan. Si analizzi e si approfondisca la questione utilizzando la tipologia testuale più congeniale: articolo, fondo, inchiesta o intervista.


Traccia n.2: Scripta manent: editoria tra tradizione e modernità

«Compagni spirituali della gioventù sono gli amici e i libri. Gli amici hanno corpi in carne e ossa e mutano di continuo. Gli entusiasmi che ardono in una fase si raffreddano in quella successiva, cedendo ad altri ardori e ad altri amici. In certo senso, ciò vale anche per i libri. Può darsi che un libro, che ci esaltò da ragazzi, riletto anni dopo perda tutto il suo fascino e risulti soltanto il cadavere del libro che ricordavamo. Ma la grossa differenza tra gli amici e i libri, è che gli amici cambiano, i libri no. Anche quando sta a raccogliere polvere, negletto, in un canto della scansia, un libro conserva accanitamente il suo carattere e la sua filosofia. Può solo cambiare il nostro atteggiamento verso di esso, se lo accettiamo o lo rifiutiamo, se lo leggiamo o no, e questo è tutto.».

(Yukio Mishima, La vita dei Samurai)

«Può un libro contenere le voci, i colori, i segni, la musica di un’epoca ed essere in grado di restituire tutto ciò dopo secoli?».

(Elio Romano, I segreti del Moleskine)

Il rapporto con la pagina scritta è – oggi – molto più elusivo di un tempo: la praticità dei formati digitali e la disponibilità di contenuti multimediali sembrano poter mettere definitivamente in crisi il libro nella sua accezione tradizionale. I dati riferiti al 2021 dell’Ufficio Studi della Associazione Italiana Editori (AIE), evidenziano invece la vivacità e l’eccellente stato di salute dell’editoria italiana. Pandemia nonostante.

Si realizzi un articolo, una inchiesta o un breve saggio che analizzi i motivi del perdurante successo di questo formato così antico – eppure, evidentemente, così attuale – di trasmissione della cultura.


Traccia n.3: La critica come forma di giornalismo

«La critica è in sé un’arte», asseriva Oscar Wilde nel suo Manuale del perfetto impertinente.
Il Critico competente è non solo un esperto in grado di dare una valutazione adeguata alla produzione artistica: è anche un divulgatore culturale, capace di inquadrare storicamente e sociologicamente l’opera che analizza, di incasellarla nei parametri dell’estetica corrente o di una estetica del tutto nuova, e di avvicinare eventualmente il pubblico all’opera e al suo autore.

Si realizzi – nella veste appunto di critico d’arte – un articolo, una intervista o un breve saggio su un autore, un’opera o un evento artistico (musicale o collegato alle arti figurative) del passato o contemporaneo.

SEZIONE NARRATIVA

Traccia n.4: Prendendo le mosse da una delle seguenti citazioni, si elabori un racconto breve, una cronaca immaginaria o un monologo

4A  «- Se ne devono comprare due, – dice Chang Oo – proprio non meno di due -. Lungo le banchine dell’immenso Mekong alcune bambine vendono rondini prigioniere. Chiuse in piccole gabbie, vengono scelte dal compratore, che dà loro la libertà, e dal modo nel quale prendono il volo si pronostica il futuro. Chang Oo acquista una coppia. Le rondini si librano nell’aria e vanno a posarsi su un cannone piantato verso il fiume.»

(Aldo Bello, Passo d’Oriente)

4B  «Il vento produce sempre una specie di musica. Nelle strade del centro cittadino, sui campi aperti, sulle onde spettinate del mare. Quando fischia tra le persiane o quando si infila sotto le porte. Alle volte incrina il gusto e il mistero del silenzio.»

(Elio Romano, I segreti del Moleskine)

4C  «L’uomo vede l’oggetto sulla panchina e rallenta il passo, incuriosito. Finisce per fermarsi, sotto la pioggia che spruzza gli alberi e i vialetti ghiaiosi del parco Sempione.
Si guarda intorno, perché quest’oggetto deve appartenere a qualcuno, ma lì vicino non c’è nessuno. Un tizio legge il giornale sotto l’acqua, tre panche più in là. Due ragazzi si baciano e un platano gli fa da tetto, a una cinquantina di metri. Forse erano seduti sulla panchina e poi si sono spostati al riparo dell’albero? Hanno dimenticato qui questa cosa? Si tocca la bocca, perplesso.»

(Raul Montanari, Strane cose, domani)


Traccia n.5: Racconti contagiosi

Il tema della epidemia ha affascinato fin dai tempi più antichi poeti e scrittori di ogni nazionalità. Da Tucidide, Sofocle, Lucrezio, a Boccaccio e Manzoni, fino a London, Amado, Saramago, Shelley e innumerevoli altri.
Forti anche della recente esperienza – vissuta in prima persona – della pandemia, si elabori un racconto breve, una cronaca immaginaria o un monologo sul tema.